domenica 2 marzo 2014

Carnevale alle porte

 
Non sarebbe meraviglioso, anche solo per una notte, rivivere l'atmosfera misteriosa e rarefatta del Settecento Veneziano, spiare l'affascinante Giacomo Casanova mentre si aggira tra le calli deserte in compagnia di una misteriosa dama a cui strappare un ultimo bacio, partecipare ad un Gran Ballo Aristocratico, nascosti dietro bellissime maschere riccamente decorate per poter spiare l'altro senza essere riconosciuti?
Quanti ai tempi nostri portano una maschera,  celando la propria natura dietro un perbenismo di facciata ? Forse tutti, come sosteneva Pirandello. Tutti, più o meno consapevolmente, indossiamo una maschera, e la vita in fondo è un gran teatro all'aperto, dove siamo tutti attori in attesa di ricevere applausi o fischi. Però farebbe anche bene toglierla, questa maschera, di tanto in tanto...Almeno dietro le quinte....
 
Vi lascio con questa mia riflessione, e mi immergo in ciò che so fare, cucinare, lasciandovi come promesso un' ultima ricetta tradizionale del Carnevale Abruzzese, ossia la Cicirchiata.
 
La Mia Ricetta:
 
Farina 00: g. 500
Uova: 4 intere
Zucchero: g. 100
Olio Extra Vergine D'oliva: 5 cucchiai
Rhum: 1/2 cucchiaio
Lievito per dolci: 1/2 cucchiaino da caffè
Mandorle dolci: g. 50
Olio per friggere: lt. 1
Miele millefiori: g. 250
Codette e perle di zucchero: secondo i gusti
 
N.B: questa dose è sufficiente per formare tre piatti di cicirchiata
 
Procedimento:
 
Disporre su una spianatoia la farina a fontana, aggiungere al centro tutti gli ingredienti e mescolare con una forchetta, quindi passare ad impastare con le mani.  
 
 
 
Lavorare l'impasto fino ad ottenere un panetto compatto e liscio, quindi ricoprire con pellicola alimentare e lasciare riposare per 15 minuti. Nel frattempo immergere in acqua bollente per tre minuti le mandorle, e una volta asciutte privarle della buccia.
 

 
 
Riprendere l'impasto, prenderne delle porzioni e formare dei grissini. Tagliare le striscioline in tanti gnocchetti di circa 1/2 centimetro di lunghezza e riporli su un vassoio leggermente infarinato.

 
Far abbrustolire le mandorle in forno o in padella per qualche minuto, e tritarne una metà in modo grossolano lasciando l'altra metà intera per la decorazione, quindi scaldare l'olio e friggere gli gnocchetti finché non saranno gonfi e di un bel color miele.
 

 
 
Versare il miele in una pentola e far riscaldare a fuoco basso, finchè non inizierà a schiumare, quindi attendere un minuto e versarvi all'interno gli gnocchetti fritti.
 

 
 
Infine, prendere un piatto, versarvi due mestoli di composto, bagnarsi le mani con acqua fredda e dargli la tipica forma a ciambella.
 
 
 
Finire decorando con mandorle e  codette di zucchero colorato. Buon Carnevale!!!


 

mercoledì 19 febbraio 2014

Carnevale...

"Carnem levare"  ovvero togliere la carne, è la penitenza da osservare per tutta la Quaresima nonché significato religioso e linguistico del termine "Carnevale". La mia bravissima Insegnante di Italiano di Scuola Media si soffermava sempre sull'etimologia delle parole; ancora oggi ricordo le sue lezioni, soprattutto quando incontrando parole che non conosco (soprattutto quelle mediche!!)  riesco a cavarmela col significato.
Che poi dal punto di vista umano Lei non fosse così eccellente, col tempo gliel'ho perdonato (era anche la mia madrina di battesimo, dissimulatrice assuefatta ad anni di silenzi e bugie). In ogni modo, quando pronuncio la parola "Carnevale" .... Zac..... Ecco che scatta in automatico l'etimo!  Ciò che non scatta, almeno non più, è ahimè la voglia di cogliere l'aspetto divertente, ludico, allegro e frivolo della festa. Colpa dell'età, dei "grandi" che non mi assecondano, tutti troppo adulti, troppo seri, troppo avari di tempo, poco avvezzi ad usare la testa per sciocchezze come l'ideazione di un costume...Che poi basterebbe così poco....Un pizzico di immaginazione, un guizzo di fantasia.
Torno con i piedi per terra: ho una figlia che ha l'età giusta per vestirsi da damina: mi divertirò con lei.
Due anni fa mi trascinai ad una festa in un Centro Commerciale...Mai più! Quest'anno invece ho organizzato in una ludoteca, con le altre mamme. Forse riuscirò a convincere almeno loro a mascherarci? Ci proverò!!! Noi donne in fondo siamo più propense all'autoironia. Ve lo farò sapere! Vi lascio con alcuni dolci che porterò alla festa e la ricetta per realizzarli.
 
Mascherine di frolla
 
 


Mascherine di frolla
Ingredienti:

FARINA 00: 500 g
BURRO: 280 g
UOVA: 4 tuorli e 1 intero
ZUCCHERO SEMOLATO: 125 g
AROMI: Buccia di 1 limone grattugiata, oppure 1/2 bacca di vaniglia, oppure 1 cucchiaino di marsala.

 


Mascherine di frolla
 
 
Nella pagina dei tutorials, cliccando qui, troverai il passo a passo  per  realizzare questi deliziosi biscottini!!
 
 
Chiacchiere (Frappe)
 
 
 
Chiacchiere
 

La mia ricetta:
 
FARINA 00: 500 g
BURRO: 30 g
UOVA: 2 tuorli e 1 intero
ZUCCHERO SEMOLATO: 1 cucchiaio
SALE: un pizzico
VINO BIANCO: q.b.
AROMI opzionali: Buccia di 1 limone grattugiata, oppure 1/4 di bacca di vaniglia
OLIO d'arachidi (per friggere): 1 lt.
 
 Procedimento:
 
Disponi la farina a fontana su una spianatoia poni al centro il burro a temperatura ambiente, lo zucchero, la vanillina, le uova, il vino (inizia con un bicchierino) e un pizzico di sale. Lavora bene gli ingredienti fino a formare un impasto liscio ed omogeneo; la consistenza dev'essere quella della pasta all'uovo, quindi non troppo molla! Avvolgi l'impasto nella pellicola trasparente e fà riposare per 20 minuti. Riprendi l'impasto, lavoralo qualche minuto, e poi passalo nella macchia per la pasta ad altezza 2 (lo spessore della lasagna, per capirci). In alternativa puoi stenderlo a mano con un mattarello, fino a raggiungere 1 o 2 mm di spessore. Ritaglia a piacere, in strisce, rettangoli o rombi. Scalda abbondante olio di arachidi in una padella, e quando avrà raggiunto la giusta temperatura, friggi le chiacchiere poco alla volta, fino a conferire loro un bel color miele. Passa su carta assorbente, fa raffreddare ed infine spolvera con zucchero a velo!
 
 
Castagnole
 
 
Castagnole


La mia ricetta:
 
FARINA 00: 700 g
BURRO: 150 g
UOVA: 4 uova
ZUCCHERO SEMOLATO: 170 g
SALE: un pizzico
RHUM: 1 bicchiere
LIEVITO: 1 bustina 
 
 Procedimento:
 
Disponi in una ciotola la farina con al centro lo zucchero, le uova, il burro, il sale, il rhum ed il lievito. Lavora gli ingredienti incorporando man mano la farina, fino ad ottenere un panetto morbido.  Poggia l’impasto su una spianatoia infarinata e forma dei cordoncini dello spessore di un paio di centimetri. Taglia i cordoncini a pezzetti di circa un centimetro. Aiutandoti con le mani, forma delle palline che disporrai su un vassoio. Scalda abbondante olio di arachidi in una padella, e quando avrà raggiunto la giusta temperatura, friggi le castagnole poco alla volta, fino a conferire loro un bel color miele (si devono gonfiare). Tirale fuori con una schiumarola, passa su carta assorbente, fa raffreddare ed infine spolvera con zucchero a velo!

 
 
Prossimamente, la ricetta della cicirchiata. Non perdetela!

giovedì 13 febbraio 2014

San Valentino's Day

 
 
Le festa degli innamorati è alle porte, domani molti di noi riceveranno un mazzo di fiori o una scatola di cioccolatini, chiedendosi in fondo se sia davvero importante festeggiare San Valentino,  se si tratti semplicemente di celebrare l'amore tra due persone, o piuttosto di una banale occasione per fare business. Non tutti amano questa festa, e non si tratta solo di single invidiosi, anzi alcuni la detestano poiché ne colgono solo l'aspetto consumistico, con buona pace di fioristi, ristoratori e pasticceri.
Motivi validi per ignorarla ce ne sarebbero, ma oggi io voglio spezzare una lancia a favore di questa festa ad alto tasso glicemico, vedendola piuttosto come" un'occasione in più", che come "l'unica occasione"!
Sono d'accordo con chi sostiene che l'amore si dimostra ogni giorno con piccoli e grandi gesti, che ogni giorno è buono per regalare un fiore alla propria donna, che festeggiare il 14 Febbraio non aggiunge nulla al sentimento tra due persone che al contrario va manifestato  per tutto l'anno,  ma questa festa esiste da più di mille anni perbacco (pare che l'originale festività religiosa prenda il nome dal santo e martire cristiano San Valentino da Terni o da Interamna morto a Roma 14 febbraio 273), e si festeggia in molti paesi nel mondo, non solo in Europa! Eppoi, celebra il sentimento più nobile, il motore della nostra vita, l'amore incondizionato e sincero, e davanti all'amore, io sinceramente alzo le mani e nonostante non mi faccia più travolgere dall'acquisto di peluches e cuoricini d'ogni tipo, guardo con dolcezza ai ragazzi che colgono al volo questa occasione senza farsi troppe domande, con comprensione a quanti guadagnano su questa festa dando una svegliata, almeno per un giorno, ad un'economia fin troppo ferma, e a chi avesse ancora qualche remora, dico di chiudersi in casa, leggere un bel libro ed aspettare, perché tanto un giorno passa in fretta!.
 
Vi lascio con qualche torta realizzata  per San Valentino.

 
 

 
 

 
 

 
 

domenica 2 febbraio 2014

Tutorial Minnie Mouse

 
Ciao a tutti!! Da tempo volevo fare un Tutorial per la realizzazione di Minnie, ma non ce n'era stata mai occasione. Ieri avevo un po' di tempo ed ho deciso che era il momento giusto: ho preso un po' di pasta di zucchero, l'ho colorata, ho preso i miei attrezzini, una fotocopia di questa bellissima topolina, ed ho creato! Per fortuna avevo 4 o 5 palline di polistirolo inutilizzate a Natale. Ne ho presa una piccolina e via, ho fatto la testa di Minnie. Una volta completata quella, il resto è stato una passeggiata!
 
 


Minnie
 
....Qualche diapositiva..........
 


Minnie
 
 
Ho realizzato un video Tutorial, che ho pubblicato sul mio canale  Youtube (questo, il link:
Penso che sarà utile a  molti!
 


Minnie
 
Fatemi sapere che cosa ne pensate,  mi raccomando!!!
 

mercoledì 29 gennaio 2014

Ritorno al SIGEP

Da anni non tornavo al Sigep di Rimini. L'ultima volta in cui avevo visitato la fiera, qualche anno fa, ero rimasta parecchio delusa, soprattutto dalla mancanza di idee innovative. La moda dei Macarons, importati da Parigi,  era l'unica nota colorata e fresca presente in pasticceria, ed in gelateria il gelato gastronomico (quello salato, al gusto di baccalà per esempio) rappresentava l'unico spunto creativo. Chi del settore, potrebbe rispondere che le mie sono congetture, che in gelateria le novità non mancavano, che l'innovazione era ben presente in pasticceria. Di fatto gente poca, stand vuoti, facce cupe.
 
Alcune torte di famosi Cake Designers
 
Quest'anno invece ho voluto tornare al Sigep  perché sentivo aria di cambiamento; e allora un intero padiglione dedicato al Cake Design,  bellissime sculture di cioccolato, nemmeno lontanamente paragonabili a quelle di qualche anno fa, vetrine pasticceria coloratissime ed invitanti, il ritorno di personaggi molto amati, quest'anno Buddy Velastro (il Boss delle torte) e Valeria Marini. Complici i format TV sulla pasticceria, si è percepito nettamente un rinnovato interesse verso l'arte dolce: tutti hanno dovuto adeguarsi, e anche il gusto estetico è cambiato.
 
Alcune torte di famosi Cake Designers

Io ero certa di trovare tanto altro. Con sorpresa, la prima cosa che ho trovato, tantissima affluenza di pubblico. Non ne vedevo da anni. Il cambiamento più grande, nella decorazione dei dolci in vetrina, quelli nei bicchierini, e nelle vaschette di gelato. Pasta di zucchero ovunque. Moltissimi produttori e molti stand di attrezzature. La moda del Cake design fa i suoi numeri e traina anche gli altri settori......Insomma, bilancio positivo. Spero che tutto questo porti ad una ripresa economica, crei lavoro, business per le nostre imprese.
 


 
 
 
Per chi fosse interessato, lascio anche il link dell'ente fiera, dove troverà tutto il programma, gli eventi e le competizioni svoltesi quest'anno. A presto.
 
 

 

domenica 19 gennaio 2014

Torta Saetta McQueen e personaggi di Cars!!

 
 
Finalmente una torta da maschietto!!! Dopo anni dedicati al "Baby Pink Cake Design" ( in famiglia, figlie femmine, nipotine femmine, due cuginette e solo un maschietto) una carissima amica ci ha invitate ad una festa a tema CARS, con tanto di Party Planner, per festeggiare Niccolò. Io, ho portato la torta!

 
 

 
Non mi ero mai cimentata con le automobili, e confesso che non conoscevo questo cartoon Disney, per cui ho dovuto studiare un po'. Alla fine la torta era davvero carina, a tema, e colorata!
E anche buona :))) Niccolò e gli altri bimbi hanno apprezzato particolarmente! Insomma, una bella festa!

 
 

 
Quanto mi diverto!!!! Adoro fare queste cose!! Non so spiegarlo, ma quando mi trovo un impasto tra le mani da trasformare, che sia pasta di zucchero, pasta di mais o plastilina, mi trasformo un po' anch'io. 




 
 

 
Quando ho inserito i denti a Cricchetto, ho pensato a quanto siano geniali i disegnatori Disney. Riescono a dare espressioni così buffe anche alle auto!!!

 
 

 
 

 
Sapendo che alla mamma di Niccolò piacciono molto i cupcakes e i cakepops, ho preparato anche due vassoietti di dolci, ovviamente a tema.  Mia figlia ne ha fatto un'indigestione però :(

 
 

 
 

 
 

 
 

 
Ancora auguri Niccolò!
 

lunedì 6 gennaio 2014

I dolci natalizi della tradizione abruzzese.

Come promesso, e quasi sul finire delle feste natalizie, posto le ricette dei tipici  dolci della mia tradizione, che hanno addolcito le festività ed hanno contribuito a rallegrare le riunioni familiari a cui tengo particolarmente. Ricette prese dal quaderno di mia madre, copiate a loro volta da quello dalla mia nonna materna, anche lei abruzzese, la cara nonna Olga che ricordo sempre con amore.



 
Ok non voglio perdermi nei ricordi, pertanto procedo subito con il primo e più conosciuto: il Parrozzo.
Denominato così dal sommo Vate Gabriele D'Annunzio, è in origine un "pan rozzo" della tradizione contadina, in seguito "nobilitato" utilizzando alcuni ingredienti come le mandorle ed il cioccolato,  da  un pasticcere pescarese vicino al poeta, che ne fece un dolce degno dei palati più selettivi.
La ricetta è molto semplice, di facile esecuzione. Bisogna però procurarsi l'apposito stampo a semi cupola. Qui trovi tutorial e ricetta.



Parrozzo

 
Il secondo dolce, anch'esso tradizionale,  è il bocconotto. In realtà è diffuso anche in altre regioni del centro-sud, ma la sua maternità resta abruzzese! Antesignano degli americani cupcakes, anche il nostro bocconotto trae origine dalla forma a tazza, anzi tazzina, di caffè con ripieno dolce e coperchio! Si compone infatti proprio in questo modo. Si tratta sostanzialmente di una frolla morbida, coppata a cerchio, riempita con vari ingredienti, e coperta da un altro disco di pasta. Qui trovi tutorial e ricetta.


Bocconotti


Infine voglio parlarvi dei celli ripieni.  Sinceramente non so se derivino dai celletti (uccellini), un tipico dolce ripieno di marmellata d'uva e cioccolato a cui veniva data la forma ad S simile ad un uccellino. Comunque mi documenterò. Sono molto particolari, poiché nell'impasto si usa del vino che dona loro un profumo ed una friabilità particolari. Qui trovi tutorial e ricetta.




Celli Ripieni


Bene, non resta che fare colazione con un delizioso bocconotto, con la consapevolezza che domani tutto ricomincerà a scorrere velocemente, in un vortice di impegni familiari e lavorativi...Ma oggi è ancora festa! Buona Epifania a tutti allora. Baci. Vale




Colazione dell'Epifania