mercoledì 9 gennaio 2013

I Coloranti Alimentari

SOTTOTITOLO: I COLORI DELLA NATURA !?!



 

Buongiorno e Buon Anno  a tutti! Oggi vorrei rendere  un servizio che spero di pubblica utilità, postando una mia piccola ricerca riguardante l'uso dei coloranti alimentari che da qualche anno si trovano in gran quantità  nei negozi specializzati quanto nei supermercati.
Premetto che non sono un chimico, nè un tecnologo alimentare, ma semplicemente una donna che cucina e una mamma, attenta all'alimentazione del proprio figlio.
Lungi da me quindi difendere, promulgare o bandire l'uso dei coloranti alimentari in commercio (per questo c'è la normativa apposita), vorrei solo fornire un motivo di riflessione a quanti si pongono il problema  di mangiare o meno le cosiddette "torte americane", ricoperte di Pasta di Zucchero colorata.

Alcune considerazioni:
 
La natura ci regala un'infinità di prodotti, dalla frutta alla verdura, coloratissimi, e che scegliamo di mangiare proprio in base al colore; il nostro cervello infatti sceglie principalmente in base all'aspetto innescando un meccanismo inconscio di autodifesa in quanto cibo bello da vedersi, senza macchie, dal colore vivace, è spesso anche sano, fresco e buono. L'informazione percepita attraverso la vista infatti  viene confrontata a divello celebrale con archetipi presenti nella nostra memoria determinando le predisposizione al consumo. Viceversa un aspetto inusuale del cibo scatena immediatamente un allarme che spinge gli altri sensi a saggiarne  consistenza e odore ed eventualmente a desistere dal consumo. Il colore degli alimenti quindi è una caratteristica molto importante per la loro scelta. Ecco perchè ci piacciono così tanto le  coloratissime torte di pasta di zucchero!
Il colore però  è dato dalle sostanze contenute nel cibo, che possono essere proprie del cibo stesso (la clorofilla che determina il verde dell'insalata) o aggiunte ad esso (i coloranti delle caramelle) per renderlo più appetibile. 
Bisogna conseguentemente disinguere tra coloranti naturali (di origine naturale) e sintetici (prodotti artificialmente in laboratorio).
La domanda che mi sono posta è : chi controlla i processi di formazione dei coloranti, e ancora, come possiamo difenderci da prodotti potenzialmente nocivi?
Ecco che ci viene in aiuto la NORMATIVA DEL MINISTERO DELLA SANITA' che regola l'uso di additivi negli alimenti, e per chiarezza verso il consumatore  obbliga ad apporre sui prodotti le famose ETICHETTE, che troviamo sulle confezioni degli alimenti e di tutti i coloranti alimentari (e guai a non trovarle!!!).
Purtroppo però le etichette da sole non bastano a proteggerci da eventuali "effetti collaterali" conseguenti all'assunzione di cibi contenenti coloranti "legali". C'è da dire anzi che  alcune aziende, a scanso di equivoci e a mio avviso quale deterrente per eventuali cause legali, riportano sull'etichetta stessa la dicitura: " E102, E 110, E 124, possono influire negativamente sull'attività e l'attenzione dei bambini ( Reg. 1333/2008/CE)". Ecco allora che l'ansia delle mamme raggiunge livelli di guardia!

Anche in America, dove il consumo di coloranti e additivi in genere è di gran lunga superiore al nostro, ci si è posti il problema. Addirittura esistono alcuni additivi accettati in altre parti del mondo ma vietati per legge negli States.
In ogni caso questo potrebbe bastare per chiudere l'argomento con un secco NO ai coloranti.
Ma allora è possibile che Stato e commercianti mettano più o meno consapevolmente a repentaglio la salute  di adulti e bambini?? Sono domande che allarmano anche me.
Intanto ritengo  che il Ministero della Salute avrebbe già provveduto al ritiro dal commercio di tali prodotti, se ci fossero delle controindicazioni pesanti!  Daltronde stiamo parlando di estetica del cibo, mica di petrolio o medicinali......per i quali qualche scrupolo in più se lo sarebbero pur posto, e qui mi fermo!
Inoltre ribadisco che esiste una normativa di riferimento. E i coloranti alimentari sono tutti ben schedati e catalogati e di seguito riporto la tabella di classificazione dei vari coloranti "ammessi" dal nostro paese ( gli ingredienti con la famosa e fastidiosa dicitura E....), divisi per colore:


100-199
Coloranti
100-109 – gialli
110-119 – arancione
120-129 – rossi
130-139 – blu e violetti
140-149 – verdi
150-159 – marroni e neri
160-199 – altri



A me però non basta sapere che un determinato colorante sia "ammesso" dalla legge per stare tranquilla.

In questo mare di etichette e sigle, mi regolo in questo modo: ci sono dei coloranti che vengono estratti da materie prime naturali, altri invece vengono prodotti artificialmente in laboratorio. Io al momento dell'acquisto vado a cercare sulle etichette le sigle corrispondenti alle prime, lo ripeto, solo per mia tranquillità. Nessuno mi garantisce che quei coloranti facciano meno male degli altri, semmai dovessero far male!! Quindi questo è solo il mio pensiero.

E' vero anche che per esperienza conosco la quantità di colorante che occorre per colorare la pdz. Ed in molti casi è davvero esigua. So anche che essendo la pasta di zucchero stucchevolmente dolce (qui mi sento di fare un distinguo tra il "palato" americano e quello italiano, sempre esigente in fatto di gusto) spesso rimane nel piatto nè più nè meno dei fiorellini di ostia tanto di moda quanche anno fa... Pertanto, anche quando faccio una torta, doso tutto con attenzione e consapevolmente, magari prediligendo tonalità pastello (ottenute con minime quantità di coloranti) a colori sgargianti e carichi, e tra gli ingredienti, aggiungo sempre un pizzico di buon senso! E NO a grandi abbuffate di pasta di zucchero!

Dopo questa lunga premessa, di seguito lascio l'elenco di alcuni coloranti di origine naturale: anche questi coloranti (come gli altri, di origine esclusivamente "chimica") sono sottoposti a trattamenti atti a renderli idonei all'uso, quindi sarebbe assolutamente arbitrario definirli naturali! Ma mi sento di consigliarli.

GIALLI:
 
E100  Curcumina (una spezia).   La curcumina si ottiene per estrazione con solvente dal rizoma essiccato e macinato della pianta di Curcuma longa (Curcuma domestica Valeton).
 
E 101 Riboflavina (vitamina B2). La riboflavina, in natura, è abbondantemente presente. Si trova nelle verdure, nel lievito e soprattutto nel latte, nel fegato, nel cuore, nel rene e nell'albume dell'uovo e nelle verdure. Nel latte la quantità di riboflavina può essere variabile a seconda del tipo di alimentazione degli animali produttori.

ROSSI:
 
E120 Cocciniglia, acido carminico, carminio. Il carminio (dal latino chermes: verme) è una tonalità di rosso scuro che prende il nome da un colorante naturale, ricavato dal corpo disseccato di un insetto, noto come la cocciniglia del carminio (Dactylopius coccus).

E160a Alfa carotene, beta carotene, gamma carotene. Il carotene è una provitamina contenuta nelle carote e in numerosi vegetali a cui conferisce colorazione rossa o arancio. Dal suo metabolismo si producono due molecole di vitamina A.
E160c Capsicum è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario delle Americhe ma attualmente coltivato in tutto il mondo. Oltre al noto peperone, il genere comprende varie specie di peperoncini piccanti, ornamentali e dolci.
 

E 161 La principale fonte di luteina è costituita dai fiori di Tagetes erecta. La luteina, sotto forma di diestere palmitico (Helenen o Helenium), è contenuta nei petali di questi fiori, ampiamente coltivati allo scopo nell’America latina.

E 162 Rosso di radice di barbabietola, betanina (Beta vulgaris L. var. rubra). La betanina o rosso di barbabietola è un glicoside naturale di colore rosso estratto dalla barbabietola.

N.B: quando voglio ottenere un tono lilla sulla pasta di zucchero, utilizzo proprio il succo della barbabietola (si vende già cotta nei supermercati) che riduco in crema con un frullatore ad immersione e da cui ricavo il liquido rosso. Certo il colore è piuttosto tenue, ma a me va benissimo.

E163 Antocianine (ceppi naturali di verdure o di frutti commestibili). Le antocianine sono tra i più importanti gruppi di pigmenti presenti nei vegetali, e si ritrovano nei fiori e frutti così come negli arbusti e nelle foglie autunnali. Il colore delle antocianine può variare dal rosso al blu.
 

 MARRONE

Io utilizzo semplicemente Polvere di cacao.
E 150a Caramello semplice, ottenuto tramite riscaldamento controllato dei carboidrati.

VERDI:

E 140 Clorofilla e clorofillina Di colore verde, è presente nei grani dei cloroplasti delle cellule vegetali, o negli organismi procarioti che realizzano la fotosintesi clorofilliana.
 
E142 Verde S.  Come colorante è usato nei composti con la menta, nei dessert, caramelle, gelati e piselli.

BIANCHI:
 
E171 Biossido di titanio. Il biossido di titanio è una polvere di colore bianco, di origine minerale.
Può essere contenuto principalmente in confetti, chewing-gum, dolciumi ecc.
 

BLU:
 
E132 Si ricava dalla fermentazione delle foglie di Indigofera tinctoria.
 
.....e per concludere....

 
NORMATIVA:
 
In ogni caso, chi volesse avere ulteriori chiarimenti a riguardo, può consultare la normativa di riferimento: DM 209/96,  DL 109/92 e  Reg.CEn°1333/2008.
Resto in attesa di pareri e di ulteriori documentazioni. Anzi gradirei il parere "autorevole" di un esperto che sarebbe il ben venuto! Grazie e a presto!

 

2 commenti:

  1. Ciao Vale e Terry,
    ho trovato molto interessante il vostro articolo e da mamma quale sono non posso che farmi le stesse domande riguardo ai coloranti che si usano per colorare la pdz. Sto cercando disperatamente i coloranti vegetali che hai indicato, ho trovato qualcosa sul sito di Tibiona ma questo tipo di coloranti viene venduto solo a professionisti ( ad altri no! chissà perchè!). Voi dove vi fornite? Grazie per le informazioni.
    Alba

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    1. Ciao Alba. Grazie a te per l'attenzione :) Puoi trovare i coloranti naturali, direttamente online! Non voglio fare pubblicità gratuita :) per cui se desideri avere maggiori dettagli, inviami un email. Però posso dirti che digitando "coloranti alimentari naturali" troverai diversi negozi online in cui ordinare ciò che vuoi. Spero di esserti stata d'aiuto. Continua a seguirmi! Vale

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